Eliana, vigneronne au Domaine Settemaggio, au Tessin, a répondu à nos questions (traduction en anglais à la suite) :
–Presentaci un prodotto di punta della tua gamma
Vindala: Assemblaggio di Merlot, appassito naturalmente in fruttaio dopo il raccolto, Marselan e Carminoir. Nasce nei migliori ronchi ed è il frutto della nostra ricerca di qualità e unicità massime. Invecchiamento di 24 mesi in botti di rovere francesi. Il Vindala è stato più volte premiato ai vari concorsi internazionali, M&M, GPDV, Guide Michelin, ecc,…E un vino elegante e che rappresenta al massimo i nostri caratteri personali. Vino di corpo, complesso, di struttura e allo stesso tempo elegante con tannini setosi. Al naso sentori di prugna, frutti di bosco, liquirizia e cassis. Tipico assemblaggio da poter lasciare invecchiare tranquillamente dagli 8-10 anni.
–Come è stata creata la vostra cantina ? Quale è la sua storia?
La Cantina Settemaggio è stata creata nel 1999 da Nicola Marcionetti, dopo gli studi in agronomia è rientrato in Ticino ha creato la Settemaggio. Il s7 di maggio è nato nostro fratello più giovane, Raffaele che lo ha lavorato da subito in azienda e all’inizio si è occupato della vinificazione. Sin da piccino ha avuto una spiccata passione per la viticoltura e l’agricoltura. Si tratta di un’azienda a conduzione famigliare. Vi lavorano i due fratelli Nicola e Raffaele e da qualche anno anche la sorella Eliana.
Il prodotto vino è già da molti anni che nostro padre ci aveva spronato alla produzione in quanto i nostri nonni possedevano già dei ronchi proprio sul territorio di Monte Carasso, quindi le prime volte che ho visto produrre il vino alla vecchia maniera era ancora da mio nonno Ettore, quando ero bambina. Si pigiavano ancora le uve con i piedi….peccato non abbiamo delle fotografie.
Successivamente mio padre e mia madre hanno acquistato sempre in zona bellinzonese alcuni appezzamenti e terreni dove a loro volta coltivarono la vite per hobby e passione. Già da bambina quindi mi hanno abituata a qualche lavoro in vigna.
Siamo stati pionieri nella coltivazione dei vitigni resistenti (PiWi più rispettosi dell’ambiente e molto ecologici) bianchi e rossi ed ora abbiamo una linea di vini che produciamo solo con questi vitigni. Cana, Eco della natura, Gamedio.
Abbiamo un nuovo modo di fare viticoltura, più moderno e innovativo.
– Come sei entrato in questo settore d’ attività? Come é nata la vostra passione?
Dopo gli studi in agronomia Nicola ha deciso di aprire questa attività producendo un solo vino Irti Colli, Merlot classico ticinese molto rappresentativo del nostro territorio sopra ceneri. E una tradizione tramandata di generazione in generazione. I nostri nonni erano agricoltori, i nostri genitori ci hanno tramandato questa passione ed ora spetterà a noi portarla avanti in questa nuova dimensione. Dal 1999 la Settemaggio ha subito una grande evoluzione. Dal 2019 siamo diventati Settemaggio SA in quanto sotto questo cappello gestiamo anche l’azienda agricola certificato in BIO.
–Quale è la filosofia della vostra cantina ?
Siamo artigiani della terra: viticoltori-vinificatori-agricoltori; l’arte di coltivare la vite e la terra e una lunga esperienza di sperimentazione, cambiamenti climatici ed è una costante sfida giornaliera perché vi sono negli ultimi anni dei cambiamenti repentini. La natura non si controlla, ma bisogna in qualche modo trovare una convivenza morbida con essa, anche quando lei non è in grado di darti nulla.
Abbiamo un forte legame con la natura e la terra e radici profonde che hanno origine dalla nostra infanzia.
Produciamo uve e vini innovativi: vedi nuove varietà resistenti che non abbisognano di trattamenti fitosanitari, abbinati a vitigni tradizionali. Tradizionalisti ma con un forte sguardo rivolto al futuro e alle problematiche del clima.
Diamo importanza alle persone, che in un’azienda famigliare non sono solo numeri, ma sono funzioni ben precise dove ognuno cerca di dare il meglio di se stesso e di ciò che sono le sue capacità. L’aspetto umano è la vera risorsa di un’azienda. Il nostro team ci permette di avere visioni più ampie e anche diverse ma alla fine di lavorare tutti per lo stesso obbiettivo. Crediamo che solo nei migliori vigneti possono nascere grandi vini, per cui la cura dei nostri vigneti è a noi molto cara. La Settemaggio SA si caratterizza proprio per la Passione, l’Originalità e la Qualità dei suoi prodotti.
Per quale motivo vi siete sistemati in questa regione?
Le nostre radici profonde ci legando al Ticino-Monte Carasso ora parte della grande Bellinzona. Siamo nati qui e abbiamo costruito il nostro business in questo piccolo paradiso. Siamo fieri di essere ticinesi-Svizzeri e di essere nati in questo bellissimo territorio che vorremmo preservare.
Cosa fate
durante questo periodo di ‘’confinamento’’?
Abbiamo
l’azienda agricola Bio da gestire e anche un moderno impianto di Biogas da far
funzionare 365 gg all’anno. L’agricoltura e i nostri progetti non si fermano,
anche se le vendite di vino sono diminuite drasticamente, ci stiamo già
preparando per lavorare in modo ancora più efficace e intelligente e per
raggiungere tutti i nostri clienti a casa loro. Siamo alla ricerca di
manodopera locale per eseguire i lavori agricoli nelle prossime settimane, in
quanto la manodopera estera a cui attingiamo di solito non ha potuto
raggiungere il Ticino per via del Covid-19. Abbiamo attivato un servizio di
ricerca che ci ha permesso di avere ca. 20 persone locali quale manodopera in
aiuto all’agricoltura Svizzera. Siamo fieri e contenti di esserci riusciti
altrimenti avremmo dovuto abbandonare i raccolti di patate, carote che abbiamo
seminato per il raccolto 2020.
Raccontaci del tuo primo incontro con queste bevande (vino, birra, grappa, sidro, ecc.)
I nostri nonni producevano vino e grappa già 50-60 anni fa. La qualità, da come ricordo era molto diversa dal giorno d’oggi e fino ad una certa età 25-28 anni non ho mai bevuto vini di qualità. Visto che i nostri genitori ci hanno dato la possibilità di studiare, abbiamo portato le nostre conoscenze sia in ambito agricolo che viticolo-vinicolo in azienda per poter crescere anche a livello qualitativo. Degustando e imparando a conoscere vini di diverse regioni e nazioni abbiamo aumentando la nostra conoscenza e la qualità dei nostri prodotti.
Come
continui la tua attività in questa situazione di Covid-19?
Visto
che la nostra azienda ha anche il settore della produzione di energia (BioGas) e produzione agricola Bio
(azienda agricola Settemaggio SA) quei due settori non si sono fermati
fortunatamente. Per quanto riguarda il vino abbiamo implementato il servizio di
consegne gratuite in tutta la Svizzera, stiamo sviluppando un nuovo sito
e-commerce, sul quale si potrà ordinare on-line e stiamo intensificando anche quei
contatti con acquirenti esteri che non sono stati colpiti come la Svizzera e
stimano i nostri vini. Non ci siamo fermati, ma ci stiamo adeguando velocemente
e in modo proattivo alle nuove esigenze di mercato con tanti nuovi progetti. Se
i clienti non potranno più venire da noi a farci visita, cercheremo di portare
loro a casa un po’ di Vita ticinese e prodotti ticinesi!
Quale è il
tuo rapporto con l’ASSP e quali collaborazioni immagineresti per sostenersi a
vicenda in questa attuale situazione?
Personalmente
sono sommelier e mi sono formata in Ticino ca. 4-5 anni orsono. Fino ad oggi
non ho avuto persone di questo ambito che mi hanno stimato e presentato a nuovi clienti, e di questo ne
siamo grati.
Spero in futuro si possa fare ancora di più, perché noi da soli siamo troppo
piccoli per essere ambasciatori dei nostri vini e quindi abbiamo bisogno anche
di persone capaci e professionali che promuovono e parlano di noi e dei nostri
vini. Questo potrà fare un’enorme differenza in futuro. Sostenere la Nazione in
cui viviamo parlando dei nostri vini dovrebbe essere responsabilità di ogni
cittadino.
Personalmente sono anni che ci battiamo per far conoscere i nostri prodotti in tutta la Svizzera e sarebbe per noi un onore poter vendere tutta la nostra produzione in Svizzera. Se tutti gli Svizzeri acquistassero 2 bt all’anno di vino Svizzero, avremmo già esaurito tutte le scorte. Ci vorrebbe un bellissimo slogan per i prossimi anni, al quale sto studiando….
– Cosa ti
aspetti da un sommelier?
Mi
aspetterei che parlasse (come faccio io anche per i miei colleghi)
dell’altissima QUALITA dei nostri vini Svizzeri-ticinesi, della DIVERSITA di
vitigni che si trovano in Svizzera, della TIPICITA regionale su un così piccolo
territorio, della PASSIONE con la quale ci dedichiamo a questo lavoro. Osare un
po’ di più a parlare dei nostri vini Svizzeri senza temere il confronto con le
altre nazioni….questi i miei suggerimenti!
C’è un
altro produttore o regione che ti ispira particolarmente?
Ogni regione Svizzera ha qualcosa da raccontare. E importante poter conoscere
le proprie origini se si vive in Svizzera e si è produttori. Potrei parlarvi di
tutte le regioni produttive Svizzere, perché conosco molto bene la realtà e
agli eventi cerco sempre di provare i vini che provengono anche dagli altri
cantoni viticoli. Devo essere sincera, non trovo quasi mai vini che non mi
piacciono. Bisogna informarsi, visitare, chiedere, raccontare,….
Noi Svizzeri a volte siamo troppo umili e così ne va delle nostre presentazioni
personali, verso il mondo esterno (se ci compariamo all’Italia o alla Francia,
loro si raccontano meglio, ma questo non significa che hanno prodotti migliori
dei nostri). Io non mollo mai perché credo profondamente in quello che
promuovo, nei miei prodotti, ma anche nella capacità di tutti i produttori
insieme! Dobbiamo riconoscere il nostro valore, è venuto ora il momento più di
prima!
Cosa stai ascoltando / leggendo / guardando (film, serie, ecc.) in questo momento?
In questo momento leggo e cerco di essere il più possibile creativa per quanto riguarda il mio lavoro quindi rifletto di giorno ma anche di notte…per trovare soluzioni nuove. Se guardo un film, deve farmi sorridere e deve poter essere spensierato. A volte un po’ di leggerezza in mezzo a questo marasma non guasta. Non mi piace vivere nella negatività quotidiana e i media ci influenzano parecchio, ma in modo molto negativo. L’essere umano per funzionare deve caricarsi di positività.
Una
bevanda che ti piace particolarmente?
Vino
naturalmente anche se un po’ scontato. Apro ogni giorno una bottiglia di vino
Svizzero (o ticinese) per sostenere anche i miei colleghi produttori. Poi la
condivido in famiglia e condividiamo anche le opinioni che abbiamo su vino degustato,
così si accresce sempre di più la nostra conoscenza e la curiosità di tutti.
Quale è il momento che preferisci nella tua vita quotidiana (escluso questo periodo di coronavirus)?
Ogni giorno quando posso alzarmi, e posso pensare al mio lavoro, creare, produrre,avere nuove idee e nuovi progetti. Amo comunicare con le persone che visitano la nostra realtà, amo trasmettere la mia conoscenza e farli felici anche solo con un sorriso o dei gesti semplici. Il mio motto: ”non mollare mail – “never give up”, perché la vita mi ha insegnato che soprattutto nei momenti di difficoltà non bisogna mai mollare e bisogna andare avanti, a testa bassa sempre di più, sempre di più, sempre di più e con un atteggiamento positivo anche quando non si vede uno spiraglio di luce…
Quale è
/ sono / le tue attività al di fuori del tuo campo?
Mi
piace passeggiare nella natura, escursioni in montagna, ma anche la
tranquillità del mare. Amo viaggiare e connettermi a culture diverse. Sono
curiosa di imparare sempre qualcosa di nuovo e mi piace mettermi in gioco.
I viaggi mi hanno sempre portato nuove
idee e una forte ispirazione, oltre che a nuove emozioni che poi investo nel
mio lavoro per renderlo più dinamico.
A dire il vero non stacco mai, nemmeno quando vado in vacanza. L’anno scorso sono stata in Giappone e ho visitato un nostro acquirente 2 gg dedicandogli del tempo, anche durante la mia vacanza. E stato stupendo cosa lui ci ha fatto scoprire. Una parte della sua Nazione che io non conoscevo e che ho apprezzato tantissimo.
Mi piace anche leggere ed informarmi, spesso lo faccio in ambito del mio lavoro ma anche in ambito psicologico, la psicologia umana mi intriga e ritengo sia molto importante comprenderla…anche se a volte molto complessa e difficile.
In english please…
Introduce us to a top product in your range
Vindala: blend of Merlot, withered naturally off the vine stump after harvest, Marselan and Carminoir. It is the result of our search for maximum quality and uniqueness.
Aged for 24 months in French oak barrels. Vindala has been awarded several times at various international competitions, M&M, GPDV, Michelin Guide, etc. … It is an elegant wine that represents at most our personal character. A full-bodied, complex, structured and at the same time elegant wine with silky tannins. The nose hints of plum, berries, licorice and cassis. Typical blend that can be left to age quietly from 8-10 years.
How was your winery created ? What is its history ?
The Settemaggio Winery was created in 1999 by Nicola Marcionetti, after his studies in agronomy he returned to Ticino and created the Settemaggio. The s7 of May was born our youngest brother, Raffaele, who worked him immediately in the winery and at the beginning he took care of the winemaking. From an early age he had a strong passion for viticulture and agriculture. It is a family business. The two brothers Nicola and Raffaele and for some years now his sister Eliana have been working there.
For many years our father had already spurred us to produce wine because our grandparents already owned ronchi on the territory of Monte Carasso, so the first times I saw the wine produced in the old way was still by my grandfather Ettore, when I was a child. They still pressed the grapes with their feet… Pity we don’t have photographs.
Afterwards my father and mother always bought some plots and lands in the Bellinzona area where they in turn cultivated the vine for hobby and passion. Already as a child so they accustomed me to some work in the vineyard.
We were pioneers in the cultivation of hardy (PiWi more environmentally friendly and very ecological) white and red vines and now we have a line of wines that we produce only with these vines. Cana, Echo of Nature, Gamedio.
We have a new way of viticulture, more modern and innovative.
How did you get into this sector of activity? How was your passion born?
After studying agronomy Nicola decided to open this business by producing only one Irti Colli wine, Merlot classico ticinese very representative of our territory over ashes. And a tradition handed down from generation to generation. Our grandparents were farmers, our parents have handed down this passion and now it will be up to us to carry it on in this new dimension. Since 1999, the Settemaggio has undergone a great evolution. Since 2019 we have become Settemaggio SA because under this hat we also run the BIO certified farm.
What is the philosophy of your winery ?
We are artisans of the land: winemakers-vinificators-farmers; the art of cultivating vines and land and a long experience of experimentation, climate change and it is a constant daily challenge because there are sudden changes in recent years. Nature cannot be controlled, but you have to somehow find a soft coexistence with it, even when it is unable to give you anything.
We have a strong bond with nature and the earth and deep roots that originate from our childhood.
We produce innovative grapes and wines: see new resistant varieties that do not need phytosanitary treatments, combined with traditional vines. Traditionalist but with a strong focus on the future and climate issues.
We give importance to people, who in a family business are not just numbers, but are very precise functions where everyone tries to give the best of himself and his abilities. The human aspect is the real resource of a company. Our team allows us to have wider and even different visions but in the end we all work for the same goal. We believe that only in the best vineyards can great wines be born, so the care of our vineyards is very dear to us. Settemaggio SA is characterized by the passion, originality and quality of its products.
Why did you settle in this region?
Our deep roots bind us to Ticino-Monte Carasso now part of the great Bellinzona. We were born here and built our business in this little paradise. We are proud to be Ticino-Swiss and to be born in this beautiful territory that we would like to preserve.
What do you do during this period of « confinement »?
We have the Bio farm to manage and also a modern Bio plant to operate 365 days a year. Agriculture and our projects are not stopping, even if wine sales have decreased drastically, we are already preparing to work even more effectively and intelligently and to reach all our customers at home. We are looking for local manpower to carry out the agricultural work in the coming weeks, as the foreign manpower we draw on has usually not been able to reach Ticino because of the Covid-19. We have activated a search service that has allowed us to have about 20 local people as labour in aid of Swiss agriculture. We are proud and happy to have succeeded otherwise we would have had to abandon the potato crops, carrots that we sowed for the 2020 harvest.
Tell us about your first encounter with wine.
Our grandparents produced wine and grappa as early as 50-60 years ago. The quality, as I remember it was very different from today and until a certain age 25-28 years I never drank quality wines. Since our parents gave us the opportunity to study, we brought our knowledge both in agriculture and wine-growing to the farm in order to be able to grow in quality as well. By tasting and learning about wines from different regions and nations we have increased our knowledge and the quality of our products.
How do you continue your activity in this Covid-19 situation?
Since our company also has the energy production sector (BioGas) and Bio agricultural production (Azienda Agricola Settemaggio SA) those two sectors have not stopped fortunately. As far as wine is concerned, we have implemented a free delivery service throughout Switzerland, we are developing a new e-commerce site, on which you can order online and we are also intensifying those contacts with foreign buyers who have not been affected as much as Switzerland and value our wines. We have not stopped, but we are adapting quickly and proactively to new market needs with many new projects. If customers can no longer come to visit us, we will try to bring them home a bit of Ticino Life and Ticino products!
What is your relationship with the ASSP and what collaborations would you imagine to support each other in this current situation?
Personally I am a sommelier and I trained in Ticino about 4-5 years ago. Until today I have not had people in this field who have esteemed me and introduced me to new clients, for which we are grateful.
I hope that in the future we can do even more, because we alone are too small to be ambassadors of our wines and therefore we also need capable and professional people who promote and talk about us and our wines. This will make a huge difference in the future. Supporting the nation in which we live by talking about our wines should be the responsibility of every citizen.
Personally, we have been fighting to make our products known throughout Switzerland for years and it would be an honour for us to be able to sell our entire production in Switzerland. If all Swiss people would buy 2 bt of Swiss wine a year, we would already have exhausted all stocks. We would need a beautiful slogan for the next few years…
What do you expect from a sommelier?
I would expect him to talk (as I do for my colleagues) about the high QUALITY of our Swiss-Ticino wines, the DIVERSITY of grape varieties found in Switzerland, the regional TYPICITY on such a small territory, the PASSION with which we dedicate ourselves to this work. Dare a little more to talk about our Swiss wines without fearing comparison with other nations… these are my suggestions!
Is there another producer or region that particularly inspires you?
Every region of Switzerland has something to tell you. It is important to know your origins if you live in Switzerland and are a producer. I could tell you about all the wine-producing regions in Switzerland, because I know the reality very well and at events I always try to taste the wines that come from other wine-producing cantons too. I have to be honest, I hardly ever find wines that I don’t like. You have to inquire, visit, ask, tell,…
We Swiss are sometimes too humble and so goes our personal introductions, to the outside world (if we appear to Italy or France, they tell us better, but this does not mean that they have better products than ours). I never give up because I deeply believe in what I promote, in my products, but also in the ability of all the producers together! We must recognize our value, the time has come more than before!
What are you listening / reading / watching (movies, series, etc.) right now?
Right now I’m reading and trying to be as creative as possible about my work so I’m thinking during the day but also at night…to find new solutions. If I watch a film, it has to make me smile and it has to be carefree. Sometimes a bit of lightness in the middle of this marasmus is not bad. I don’t like living in daily negativity and the media influence us a lot, but in a very negative way. The human being has to be positively charged in order to function.
A drink you particularly like?
Wine of course, although a little obvious. I open a bottle of Swiss (or Ticino) wine every day to support my fellow producers as well. Then I share it with my family and we also share the opinions we have about the wine we taste, so our knowledge and curiosity of everyone grows more and more.
Which is the moment you prefer in your daily life (excluding this period of coronavirus)?
Every day when I can get up, and I can think about my work, create, produce, have new ideas and new projects. I love to communicate with people who visit our reality, I love to transmit my knowledge and make them happy even with a smile or simple gestures. My leitmotiv: « non mollare mail – « never give up », because life has taught me that especially in times of difficulty you should never give up and you have to go ahead, with your head down more and more, more and more and more and with a positive attitude even when you do not see a glimmer of light …
What is / are / your activities outside your winery?
I like walking in nature, hiking in the mountains, but also the tranquility of the sea. I love to travel and connect to different cultures. I am always curious to learn something new and I like to get involved.
Travelling has always brought me new ideas and strong inspiration, as well as new emotions that I then invest in my work to make it more dynamic.
Actually, I never leave, not even when I go on holiday. Last year I went to Japan and visited one of our buyers 2 days ago and spent some time with him, even during my holiday. It was amazing what he showed us. A part of his country that I didn’t know and that I really appreciated.
I also like to read and inform myself, I often do it in my work but also in the psychological field, human psychology intrigues me and I think it is very important to understand it … even if sometimes very complex and difficult.